Il 2 gennaio 2013 è entrato in vigore il Decreto 28 dicembre 2012 pubblicato in pari data sulla Gazzetta Ufficiale.
Obbiettivo:
Incentivazione alla vendita ed installazione di apparati riscaldanti stufe/camini/caldaie a legna o pellet a vettore aria o acqua con efficienza energetica fino a 35 kW in 2 anni, e da 36 kW a 1000 kW in 5 anni, rimborsato direttamente al beneficiario dal GSE Spa, Gestore dei Servizi Energetici.
Non è quindi una detrazione fiscale ma un vero e proprio "assegno". I fondi stanziati sono pari a 700 mln di euro per gli interventi realizzati da parte dei soggetti privati e 200 mln di euro per le Amministrazioni Pubbliche.
Beneficiari:
Persone fisiche, titolari di un reddito di impresa o reddito agrario, condomini, pubbliche amministrazioni e serre.
Vincoli degli apparati:
Gli apparati devono essere installati in sostituzione di impianti di climatizzazione invernale già esistenti alimentati a:
Gasolio Olio combustibile Carbone Legna Pellet
I benefici vengono estesi anche ai residenti nelle aree non metanizzate per la sostituzione di apparati riscaldanti a GPL a patto che l'apparato sostituito NON sia ad alta efficienza termica (es. caldaia a gas a condensazione).
Accedono agli incentivi anche per le NUOVE INSTALLAZIONI le sole aziende agricole.
Gli apparati riscaldanti oggetto dell'incentivo dovranno rispondere alle normative:
Stufe e Termostufe a Pellet UNI EN 14785 del 2006 quindi: *Rendimento superiore all'85% *Emissioni in atmosfera <= 40 microgrammi x m^3 *Emissioni CO al 13% O 2 inferiore a 250 microgrammi x m^3.
Stufe e Termostufe a Legna UNI EN 13240 quindi: *Rendimento superiore all'85% *Emissioni in atmosfera <= 80 microgrammi x m^3 *Emissioni CO al 13% O 2 inferiore a 1250 microgrammi x m^3.
Vincoli degli impianti:
In secondo luogo è indispensabile una dichiarazione di conformità dell'impianto rilasciata da un tecnico abilitato (D.M. ex 4690 aggiornamento 3708 Lettera C).
E' richiesta per tutti gli impianti a biomassa che accedono agli incentivi almeno una manutenzione annuale obbligatoria sulla stufa e sul canale fumario.
Il pellet utilizzato deve essere certificato e conforme alla normativa UNI EN 14961-2 Classe A1 A2.
Calcolo degli incentivi:
Gli incentivi sono calcolati in base alle prestazioni dell'apparato, alle basse emissioni di polveri nell'ambiente e alla zona climatica, l'incentivo potrebbe addirittura coprire più dell'80% del costo del prodotto. Gli utenti con vecchi impianti hanno quindi la possibilità di installare un prodotto nuovo che, grazie agli incentivi e alla maggiore efficienza, non gli costerà quasi nulla e consentirà di risparmiare nel tempo rispettando l'ambiente.
Per accedere agli incentivi è necessario compilare entro 60 giorni dal termine lavori la scheda-domanda sul portale del GSE, presentando tutta la documentazione richiesta (copia delle fatture e bonifici, dichiarazione di conformità dell'impianto, schede tecniche dei componenti, certificato di bassa emissione polveri, certificato di smaltimento dell'impiantoesistente o autocertificazione, identificazione catastale dell'immobile).
La formula per il calcolo degli incentivi per stufe a pellet, stufe a legna e termocamini è la seguente:
I tot = Ci * hr * Ce * 3,35 * ln (Pn)
Ia tot è l'incentivo annuo in euro
Ci è il coefficiente di valorizzazione dell'energia termica prodotta pari a 0.040 €/kWht
hr sono le ore di funzionamento stimate in relazione alla zona climatica di appartenenza
Ce è il coefficiente premiante riferito alle emissioni di polverti distinto per tipologia installata, il valore è tanto più alto quanto più basse sono le emissioni di polveri ( può essere pari a 1 - 1,2 -1,5 )
3,35 coefficiente correttivo
ln logaritmo naturale
Pn è la potenza termica nominale dell'apparecchio
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